Xavi Vierge sta entrando nella sua terza stagione nel Campionato del Mondo Superbike, dove è arrivato nel 2022 come pilota ufficiale Honda. Il percorso non è stato facile, con il costruttore che cerca di migliorare sostanzialmente prestazioni e risultati, simile a quanto sta accadendo in MotoGP.
In un’intervista con Motosan.es, è stato chiesto al pilota spagnolo se percepisce qualche differenza nel modo di lavorare rispetto ai costruttori europei, a cui ha risposto:
– Ho potuto lavorare solo con un’azienda in questo caso, che è Honda. E dal primo giorno, hanno lavorato senza sosta. Attualmente, per me, è la migliore azienda al mondo. È solo una questione di tempo prima che siamo dove meritiamo di essere. Fin dal primo giorno, l’obiettivo per ogni membro del team è stato nient’altro che vincere, e stanno lavorando duramente per arrivarci il prima possibile.
Detto ciò, Vierge ha riconosciuto che il compito è impegnativo, ma c’è un impegno totale verso di esso: ‘ È ovvio che non è facile, altrimenti, tutti lo farebbero, ed è ovvio che in questo momento stiamo attraversando un periodo molto difficile, non solo qui in Superbike, ma non c’è altra alternativa che continuare a lottare, continuare a estrarre il massimo da ciò che abbiamo, e fidarci che il prima possibile troveremo qualcosa che ci metta lì’.
Potrebbe esserci un problema di comunicazione alla base delle difficoltà di Honda nel progredire? Il pilota ha commentato: ‘È complicato. In fin dei conti, sia Kawasaki che Yamaha, per così dire, sono sempre state qui in Superbike. Honda come team ufficiale è tornata qualche anno fa. Ed è chiaro che stiamo faticando a recuperare. Infatti, guardando dall’esterno, non ci sono molti cambiamenti nel paddock. È ovvio che Ducati sta facendo la differenza, ma direi che quest’anno Yamaha e Kawasaki, guardando dall’esterno, hanno la stessa moto che ha sempre funzionato e continua a funzionare in qualche modo, diciamo. BMW sembra aver migliorato molto, certo, e noi sembriamo starci avvicinando, ma in fin dei conti, i progressi che facciamo, anche gli altri li fanno, e questo ci lascia più o meno nello stesso posto’.
Nonostante Honda sia lontana dai risultati che ha raggiunto in passato, Vierge ha assicurato che la motivazione non manca: ‘Nei primi anni, eravamo regolarmente in grado di essere tra i primi sei, e ora sembra che quando ci esibiamo davvero bene, possiamo avvicinarci al decimo posto. Questa è la nostra realtà in questo momento, e dobbiamo accettarla. È ovvio che non abbiamo perso motivazione o fiducia; rimaniamo impegnati come siamo perché quello che sto dicendo è che abbiamo il potenziale, sia il team che noi, i piloti, e dobbiamo ribaltare la situazione’.