In un sorprendente colpo di scena, Margot Robbie, la star dell’attesissimo film “Babylon”, è intervenuta per difendere le deludenti performance del film al botteghino. Uscito nel 2022 e diretto da Damien Chazelle, “Babylon” riporta gli spettatori a Hollywood negli anni ’20, un’epoca di eccessi e decadenza. Nonostante vanti un cast stellare che include Brad Pitt, Tobey Maguire e Olivia Wilde, il film non è riuscito a risuonare con il pubblico, guadagnando solo 64,9 milioni di dollari contro un budget di 80 milioni di dollari.
Robbie, che ha interpretato il ruolo della stella improvvisa Nellie LaRoy in “Babylon”, ha espresso la sua confusione riguardo alla ricezione negativa durante un’intervista nel podcast The Talking Pictures. Ha ammesso di non essere in grado di capire perché gli spettatori avessero una così forte avversione per il film. Come qualcuno profondamente coinvolto nel progetto, Robbie credeva nel suo potenziale ma ha riconosciuto di non riuscire a capire perché non si fosse connesso con il pubblico.
L’attrice ha persino tracciato paralleli tra “Babylon” e altri film che, nonostante le performance deludenti al momento dell’uscita, hanno successivamente guadagnato uno status di culto. Si è chiesta se, come “Shawshank Redemption”, che inizialmente ha avuto difficoltà al botteghino ma è poi diventato un classico amato, “Babylon” sarebbe stato rivalutato negli anni a venire.
“Babylon” racconta una storia di ambizione e eccesso sullo sfondo della Hollywood primordiale. Brad Pitt interpreta Jack Conrad, un famoso attore noto per il suo stile di vita stravagante e le sue relazioni tumultuose. Nel frattempo, il personaggio di Robbie, Nellie LaRoy, si fa strada nell’industria indulgendo in droghe, feste e incontri sessuali.
Il film si apre con una frenetica soirée di celebrità piena di comportamenti scandalosi—sessualità, droghe, nudità—tutto ciò che Robbie ha descritto come una “festa-slash-orgy.” Non si tira indietro nel ritrarre la decadenza e la depravazione sfrenate che hanno definito l’epoca.
Mentre alcuni critici hanno lodato il film per le sue interpretazioni ben recitate e l’estetica glamour, altri lo hanno trovato opprimente e faticoso. Su Rotten Tomatoes, “Babylon” ha un punteggio di approvazione tiepido del 57% basato su 363 recensioni. Il consenso critico afferma che, nonostante il suo splendore e glamour, la natura eccessiva del film può risultare distrattiva.
Tuttavia, gli spettatori sono stati molto meno indulgenti nella loro valutazione di “Babylon”. Molti hanno criticato la regia del film, liquidando il suo cast stellare come talento sprecato. Un recensore ha espresso incredulità su come tutto sembrasse essere andato storto durante la produzione, mentre un altro lo ha descritto come scioccamente brutto. Il sentimento era chiaro: questa era un’opportunità mancata per la grandezza.
Il fallimento di “Babylon” al botteghino solleva interrogativi sulle preferenze del pubblico e sulle sfide affrontate da progetti ambiziosi con budget elevati. In un’industria che valuta il successo commerciale sopra ogni altra cosa, film come “Babylon” spesso faticano a trovare il loro posto tra i franchise di successo e le proprietà intellettuali consolidate.
Tuttavia, Margot Robbie rimane ottimista per il futuro di “Babylon”. Crede che il tempo possa portare una nuova prospettiva e un rinnovato apprezzamento per la rappresentazione unica dell’età d’oro di Hollywood nel film. Mentre continua la sua carriera sia come attrice che come produttrice, Robbie è determinata a correre rischi e superare i confini, anche se ciò significa affrontare occasionali battute d’arresto lungo il cammino.
Solo il tempo dirà se “Babylon” guadagnerà riconoscimento come una gemma fraintesa o rimarrà relegato negli annali delle delusioni al botteghino. Ma una cosa è certa: il supporto incrollabile di Margot Robbie per il progetto è una testimonianza della sua dedizione e della sua convinzione nel superare i confini artistici in un’industria spesso guidata da considerazioni commerciali.