Non tutte le storie sono romantiche e da sogno come quella che Troy Bayliss ha vissuto alla fine del 2006, quando l’allora campione del mondo WSBK ha corso in MotoGP e ha vinto una gara. Andrea Iannone non è sfuggito a questa domanda, al suo ritorno nella categoria, e ha categoricamente escluso la possibilità di successo, ricordando anche il recente caso di Álvaro Bautista.
Il pilota di Superbike ha detto “no” a una possibile vittoria a Sepang: ‘Troy era incredibile. Ora tutto è diverso. Ieri mi hanno spiegato tutti i pulsanti. Sono entusiasta di andare e scoprire una moto così diversa, se non è troppo vecchia’.
Concentrato sulla realtà e sull’opportunità, #29 è focalizzato solo sul correre in pista, lasciando una parola di ringraziamento per l’invito: ‘Nel frattempo, è bello avere questa opportunità ed essere qui. Ringrazio Valentino e il team VR46 perché senza di loro non avrei più vissuto la MotoGP’.
Riguardo alla questione monetaria, ha detto: ‘E i soldi? Ne ho persi così tanti che non importa non averli. La passione vince sempre sui soldi. Cosa ricordo dell’ultimo periodo in MotoGP? Ho un anno di SBK alle spalle dove le moto sono al top, tutto va molto bene e mi sono divertito. Il passato finisce per rimanere nel passato. Avevo pianificato i prossimi cinque anni e ho fatto cinque anni completamente diversi, quindi preferisco vivere il giorno e godermi ciò che arriva’.
E se la partecipazione al World Ducati Week lo ha aiutato in qualche modo, Iannone ha chiarito che non è stato così e ha anche ricordato il ritorno del più esperto Bautista allora:
– No, sono sempre stato convinto di poter ancora andare in bicicletta veloce. Devi essere in grado di spingere la bici al limite. Se sarò in grado di farlo, lo saprò domenica, ma penso che sarà difficile. Bautista, per fare una wild card l’anno scorso, ha fatto almeno cinque test e anche allora ha avuto difficoltà.