Il Masters 1000 ATP di Parigi-Bercy inizia oggi con il primo favorito Jannik Sinner. Nonostante detenga il primo posto nel ranking mondiale, Sinner non ha mai reso particolarmente bene sui campi parigini, con il suo miglior risultato che è stata un’uscita agli ottavi di finale. Tuttavia, il 23enne asso italiano arriva come una forza in questa stagione, già garantito di chiudere l’anno come il giocatore meglio classificato dell’ATP.
Nel frattempo, tutti gli occhi sono puntati sulla corsa per il secondo posto tra Carlos Alcaraz e Alexander Zverev, entrambi desiderosi di assicurarsi una posizione favorevole in vista delle Nitto ATP Finals. Per Alcaraz, che ha vissuto una stagione stellare con titoli a Pechino e un piazzamento ai quarti di finale a Shanghai, il torneo di Parigi-Bercy è una preparazione cruciale per le sue ambizioni di titolo a Torino. Saltando Basilea, il 21enne spagnolo si è concentrato sulle sue prestazioni a Parigi e Torino, puntando a massimizzare le sue possibilità di chiudere la stagione tra i primi due dell’ATP.
Tuttavia, Zverev arriva a Parigi con meno slancio, combattendo contro una malattia e una forma inconsistente. Dalla polmonite contratta dopo la Laver Cup, il tedesco ha faticato a ritrovare il suo livello migliore, perdendo in modo inaspettato a Shanghai contro David Goffin e subendo una deludente sconfitta ai quarti di finale a Vienna contro Lorenzo Musetti. Per Zverev superare Alcaraz nella Race ATP, avrà bisogno di un profondo percorso a Parigi. Raggiungere la finale metterebbe Zverev in forte contesa, a patto che Alcaraz inciampi presto.
Oltre agli interessi individuali, il torneo di Parigi prepara il terreno per un intrigante cambiamento generazionale nel tennis. Sia Sinner che Alcaraz, rispettivamente di 23 e 21 anni, hanno dimostrato il calibro di campioni destinati a dominare il panorama ATP per anni. Entrambi hanno conquistato due titoli del Grande Slam in questa stagione, catturando l’attenzione degli appassionati di tennis e segnalando un cambio di guardia in un’era post-Djokovic.
Per Daniil Medvedev, questa transizione ha introdotto nuove sfide. L’allenatore di Medvedev, Gilles Cervara, ha recentemente riconosciuto il livello formidabile che Sinner e Alcaraz portano in campo. “È una grande sfida trovare soluzioni per batterli. Sto costantemente analizzando video, partite, tutto ciò che posso ottenere per aiutare Daniil a elevare il suo gioco per eguagliare il loro,” ha osservato Cervara in una recente intervista su Tennis Channel Inside-In.
La crescente competitività di Sinner e Alcaraz ha lasciato alcuni nomi affermati nella Top 10 ATP in difficoltà nel tenere il passo. L’ex stella ATP Marc Rosset ha evidenziato l’incoerenza tra gli attuali giocatori di alto rango, criticando la mancanza di affidabilità nelle prestazioni del Grande Slam. “Ai tempi in cui Federer, Nadal e Djokovic dominavano, la top 10 era solida, piena di giocatori che raggiungevano costantemente le fasi avanzate dei tornei,” ha osservato Rosset. “Ora, oltre i primi cinque, è troppo disgiunta. Ci sono giocatori come Taylor Fritz, Andrey Rublev e Casper Ruud che si esibiscono in modo incoerente agli Slam.”
Con quattro tornei rimasti nella stagione e Djokovic previsto in riduzione nel 2025, una nuova era del tennis sta chiaramente emergendo. Le Finals di fine anno a Parigi-Bercy non solo hanno implicazioni critiche per il ranking, ma potrebbero ulteriormente consolidare Sinner e Alcaraz come il futuro indiscusso dello sport. Per i fan, il finale della stagione promette sia dramma che un assaggio di ciò che ci attende nei prossimi anni.