La sensazione del tennis italiano Jannik Sinner è entrata nelle ATP Finals sotto una nuvola di controversie, ma è determinato a conquistare sia il campo che l’aula di tribunale. Affrontando un appello dalla World Anti-Doping Agency (WADA) per due test positivi al clostebol, Sinner conta sul supporto del suo pubblico a Torino mentre affronta i migliori giocatori del mondo.
Il ventitreenne, recentemente scagionato dall’International Tennis Integrity Agency (ITIA), è fermamente convinto che dimostrerà nuovamente la sua innocenza quando il Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS) esaminerà il suo caso. In una intensa conferenza stampa insieme ai concorrenti delle ATP Finals Alex de Minaur, Taylor Fritz e Daniil Medvedev, Sinner è rimasto fermo, nonostante abbia riconosciuto il peso emotivo che la situazione ha avuto su di lui.
“Non è un bel posto in cui trovarsi,” ha ammesso Sinner, riflettendo sui mesi di stress. “Ma è sempre andata a finire positivamente, quindi sono molto ottimista.”
L’ITIA aveva precedentemente dichiarato Sinner innocente, attribuendo il test positivo a tracce di clostebol in uno spray usato dal suo fisioterapista per un infortunio minore. Tuttavia, la WADA insiste che anche la contaminazione involontaria giustifichi una squalifica, potenzialmente mettendo fuori gioco il numero 1 del mondo per un massimo di due anni.
Il percorso di Sinner attraverso le ATP Finals sarà colorato da questa incertezza imminente. Mentre cerca di mantenere la concentrazione sul campo, il suo allenatore Darren Cahill rimane un sostenitore vocale, descrivendo Sinner come un’“ispirazione” in tutto questo. Con il mondo ATP e i fan che guardano da vicino, la resilienza di Sinner potrebbe fare la differenza.
Per ora, Sinner è risoluto, dichiarando: “Voglio concentrarmi sulle partite e lasciare che la verità emerga col tempo.”