In un attacco audace e implacabile, l’esercito ucraino ha distrutto un importante terminale petrolifero russo in Crimea, infliggendo un colpo devastante alla macchina da guerra di Mosca. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha dichiarato che il conflitto è ora entrato in una “fase molto importante”, segnando un’escalation strategica nella lotta contro l’aggressione russa. L’attacco mirato al deposito di petrolio di Feodosia, un hub critico per le forniture di carburante delle forze russe, sottolinea l’impegno incrollabile di Kyiv nel smantellare l’infrastruttura militare ed economica della Russia.
Con le fiamme che avvolgevano il terminale lunedì mattina, le autorità installate dalla Russia sono rimaste in silenzio sul motivo, ma il messaggio è chiaro: l’Ucraina colpisce dove fa più male. Questa mossa audace fa parte di una campagna sostenuta per sabotare l’ossatura logistica della Russia, mirando in particolare a privare le unità in prima linea nella regione orientale di Donetsk, martoriata dalla guerra. Con il conflitto che si protrae nel suo terzo anno estenuante, l’Ucraina ha intensificato il suo arsenale, schierando droni a lungo raggio per devastare depositi di petrolio, raffinerie e arsenali nel profondo dietro le linee nemiche.
Zelenskyy, in un accorato discorso video, ha sottolineato la necessità di una pressione incessante sulla Russia, affermando: “Continueremo ad applicare una pressione ancora maggiore sulla Russia — perché solo attraverso la forza possiamo avvicinare la pace.” Questa determinazione arriva mentre Kyiv attende decisioni cruciali dai suoi alleati occidentali riguardo al dispiegamento di armi a lungo raggio in grado di colpire più in profondità nel territorio russo. Il prossimo incontro presso la base aerea di Ramstein in Germania, che coinvolgerà leader della difesa di oltre 50 nazioni, potrebbe rappresentare un cambiamento decisivo per le capacità offensive dell’Ucraina.
Nel frattempo, la Russia ha risposto con un bombardamento di sei missili e 74 droni Shahed che hanno preso di mira l’Ucraina durante la notte, causando danni minori alle infrastrutture civili a Kyiv ma senza riuscire a rompere le difese ucraine. Il sindaco Vitalii Klitschko ha riportato che i detriti dei missili hanno colpito tre distretti, accendendo incendi e persino colpendo un asilo, anche se per fortuna non ci sono state vittime. Il Ministero della Difesa russo ha affermato di aver abbattuto quasi due dozzine di droni ucraini, ma il ciclo incessante di attacchi e controattacchi non mostra segni di attenuazione.
Mentre l’uragano Milton si avvicina al Golfo del Messico, minacciando di scatenare ulteriore caos, il mondo osserva una battaglia ad alto rischio dove ogni attacco e controattacco potrebbe inclinare la bilancia verso una risoluzione o una devastazione prolungata. Le offensive strategiche dell’Ucraina e la ferma determinazione di Zelenskyy segnano un momento cruciale in questa lotta incessante per la sovranità e la pace.