29 ottobre 2024
L’economia palestinese ha subito un massiccio calo del 35% a causa dell’attuale offensiva militare israeliana a Gaza e in Cisgiordania, secondo il Primo Ministro palestinese Mohammad Mustafa. Il crollo economico ha intensificato le preoccupazioni per l’instabilità finanziaria e ha sollevato urgenti richieste di intervento internazionale mentre le ostilità persistono.
La crisi economica si approfondisce mentre continuano il blocco e i congelamenti fiscali
Il Primo Ministro Mustafa, parlando alla 25esima riunione del Consiglio Consultivo per le Statistiche Ufficiali a Ramallah, ha attribuito la caduta economica al continuo trattenimento da parte di Israele delle entrate fiscali palestinesi, una misura giustificata dalle autorità israeliane come necessaria per coprire le spese relative a Gaza e gli indennizzi per le famiglie di “martiri” e detenuti. Mustafa sostiene che queste restrizioni finanziarie fanno parte di una strategia più ampia per smantellare il progetto nazionale palestinese, minacciando le fondamenta della statualità palestinese.
Il declino economico aggrava ulteriormente la già grave crisi umanitaria a Gaza e in Cisgiordania. A Gaza, le famiglie sfollate, in particolare i bambini, sono viste in attesa di cibo e forniture di base distribuite da organizzazioni benefiche in campi improvvisati, evidenziando l’urgenza di un aiuto sostenuto.
Piani di ricostruzione in corso per il recupero post-conflitto
In mezzo alla pressione finanziaria, le autorità palestinesi stanno gettando le basi per ampie iniziative di ricostruzione. È stato istituito un team nazionale di ricostruzione per coordinare gli sforzi con partner locali e internazionali, con l’obiettivo di ripristinare le infrastrutture e ricostruire le comunità quando le ostilità cesseranno. Sono in fase di sviluppo anche piani per un’agenzia formale di ricostruzione, sebbene gli sforzi rimangano in sospeso fino a quando non verrà raggiunta una risoluzione del conflitto.
Impatto Economico del Conflitto: Principali Informazioni
- 35% Contrazione Economica: L’economia palestinese si è ridotta significativamente, aggravando le condizioni di vita e destabilizzando i servizi essenziali a Gaza e in Cisgiordania.
- Ritenuta delle Entrate Fiscali: La continua ritenuta delle entrate fiscali palestinesi da parte di Israele limita le capacità finanziarie dell’Autorità Palestinese, aggravando la povertà e l’insicurezza alimentare nella regione.
- Crisi Umanitaria a Gaza: Le famiglie sfollate, in particolare in regioni come Khan Yunis, dipendono sempre più dagli aiuti per le necessità di base come cibo, acqua e riparo.
Con il deterioramento delle condizioni, la leadership palestinese sottolinea la necessità di un’azione internazionale rapida e chiede solidarietà nel sostenere gli sforzi di soccorso umanitario.