In un passo innovativo verso l’inclusività nel motorsport, la Formula E si prepara per la sua seconda sessione di test specificamente riservata alle donne, che si svolgerà presso il circuito di Valencia. La serie completamente elettrica sta spingendo le squadre a schierare almeno una pilota donna nel test, e sono previsti incentivi per incoraggiare la partecipazione di più donne. Dopo il successo del test inaugurale nel 2018 a Diriyah, questo evento promette di mettere in luce talentuose pilota donne, molte delle quali stanno lasciando il segno nelle arene più competitive del motorsport.
Tra le partecipanti attese, Jamie Chadwick spicca. La 25enne, che ha già testato due volte in auto di Formula E Gen2 con NIO e Jaguar, è pronta a tornare nella serie elettrica. Chadwick, che attualmente sta perseguendo un futuro in IndyCar, ha mantenuto un legame con la Formula E, partecipando a gare come presentatrice media. Sebbene la sua squadra per il test di Valencia rimanga un mistero, Jaguar è vista come un candidato probabile ancora una volta. Il ritorno di Chadwick potrebbe indicare un potenziale passaggio nella serie elettrica in rapida crescita.
Abbi Pulling, attuale leader nella classifica punti dell’F1 Academy, è un’altra figura di spicco attesa al test. La 21enne è associata all’Alpine Academy e testerà con Nissan a Valencia. Le prestazioni di Pulling nell’F1 Academy hanno generato notevole interesse, e il suo manager, Alice Powell, sta lavorando per garantirle un posto in Formula 3 per il 2025. La presenza di Pulling al test segna la sua determinazione ad espandere la sua carriera nel racing, con la possibilità di una transizione nel motorsport elettrico.
Parlando di Alice Powell, la pilota collaudatrice di Envision Racing è attesa anche per un’apparizione, continuando il suo ruolo di lunga data all’interno della Formula E. L’esperienza di Powell e il suo continuo coinvolgimento con la serie consolidano ulteriormente il suo status di pioniera per le donne nel motorsport.
Un’altra concorrente notevole è Sophia Floersch, che ha principalmente gareggiato in Formula 3 e in serie di endurance come il Campionato del Mondo Endurance (WEC) e la European Le Mans Series (ELMS). Floersch, 23 anni, si è allontanata dalle serie di corsa riservate alle donne, ma parteciperà al test di Valencia con Nissan. La sua esperienza in diverse discipline e la sua resilienza nel motorsport la rendono una partecipante affascinante in questo test.
Si unisce anche alla lista dei partecipanti attesi Jessica Edgar, una stella emergente nell’F1 Academy. Cugina dell’ex pilota di Envision Racing Jonny Edgar, la 19enne seguirà le sue orme, testando per DS Penske. Edgar ha dimostrato potenziale nell’F1 Academy, in particolare a Jeddah, dove ha ottenuto un forte quarto posto.
La spagnola Marta Garcia, la campionessa inaugurale dell’F1 Academy, tornerà a testare con ERT a Valencia. Garcia ha lasciato una forte impressione al test per rookie di Berlino all’inizio di quest’anno e, nonostante una stagione 2024 difficile nel Campionato Regionale Europeo di Formula, la sua presenza a Valencia è una testimonianza della sua crescente reputazione nel motorsport.
Le voci si stanno diffondendo su Chloe Chambers, la pilota americana nata in Cina, che potrebbe anche apparire a Valencia. Chambers ha avuto una stagione competitiva nell’F1 Academy con diversi podi. Anche se non è chiaro se testerà con Andretti in Formula E, la sua presenza aggiungerebbe un ulteriore livello di intrigante all’evento.
Questo prossimo test specifico per donne segna un momento cruciale per la Formula E, che sta attivamente supportando e promuovendo la diversità nel motorsport. La partecipazione di queste talentuose donne, molte delle quali stanno già facendo scalpore in altre serie di corse, mette in mostra le crescenti opportunità per le pilota nel motorsport di alto livello. Poiché l’elenco completo dei partecipanti è atteso per metà ottobre, l’anticipazione intorno al test continua a crescere.
Con la Formula E che funge da terreno di prova per innovazione e cambiamento, il test di Valencia rappresenta un passo avanti nella creazione di un futuro più inclusivo per lo sport.