Sébastien Loeb, la leggenda del rally che ha dominato il Campionato del Mondo Rally (WRC) con nove titoli e un’incredibile 80 vittorie, si trova ora ad affrontare la sfida che gli è sfuggita: il Rally Dakar. Nonostante il suo straordinario successo nel rally, il Dakar è rimasta la corona non conquistata nella carriera di Loeb, mentre si prepara per il suo nono tentativo a gennaio 2025.
Tuttavia, la ricerca di Loeb per conquistare il Dakar compie un passo significativo in avanti questa settimana al Rallye du Maroc, dove lui, insieme ai compagni di squadra Dacia Nasser Al-Attiyah e Cristina Gutiérrez, debutterà con l’attesissima Dacia Sandrider. Sviluppato da Prodrive con il contributo degli ingegneri di Renault e Alpine, il Sandrider è l’arma segreta del team nella loro ricerca della gloria off-road.
Loeb riconosce che il rally marocchino, che copre quasi 1.000 miglia competitive in cinque giorni, non è solo un altro test ma un momento cruciale nei suoi preparativi per il Dakar. Mentre il Sandrider è stato messo alla prova in diverse sessioni di test, il rally rivelerà come la nuova macchina twin-turbo da tre litri si comporta contro la concorrenza in condizioni di gara reali.
“Dopo tutto il duro lavoro nei test, possiamo finalmente misurarci contro la concorrenza e vedere dove siamo in termini di prestazioni,” ha detto Loeb. “È una prova dal vivo, e l’obiettivo è garantire che tutto sia a posto. Se ci sono problemi, li risolveremo prima del Dakar—ma ovviamente, anche un buon risultato qui sarebbe fantastico.”
Nonostante abbia conquistato il podio della Dakar cinque volte, inclusi due secondi posti consecutivi nel 2022 e nel 2023, la sete di vittoria di Loeb non si è affievolita. Per un pilota che ha raggiunto il vertice in quasi tutte le discipline del motorsport, nulla di meno che vincere la Dakar sarà sufficiente.
Loeb non dovrà cercare lontano per trovare ispirazione. Il suo compagno di squadra Nasser Al-Attiyah è un cinque volte campione della Dakar e arriva al Rallye du Maroc in testa al Campionato del Mondo Rally-Raid FIA (W2RC). Per Al-Attiyah, che insegue un sesto titolo off-road, il Marocco rappresenta un’opportunità per affinare le sue prestazioni e consolidare la sua candidatura al campionato.
“Siamo in testa al campionato, quindi dobbiamo gestire con una buona velocità e non fare nulla di folle,” ha dichiarato Al-Attiyah, sottolineando l’importanza di un approccio calcolato. “Il Sandrider è una nuova auto, e dobbiamo cercare di lavorare giorno dopo giorno.”
Nel frattempo, Cristina Gutiérrez sta facendo un salto significativo nella sua carriera, passando dalla categoria T3, in cui ha vinto l’anno scorso, alla classe Ultimate di alto livello. La spagnola vede il rally marocchino come un passo cruciale nella sua transizione verso il più potente Sandrider.
“È la mia prima gara in una nuova categoria con una nuova auto e un nuovo team,” ha condiviso Gutiérrez. “C’è pressione, ma è il tipo di pressione che ti spinge a dare il massimo. Spero di poter confermare il duro lavoro svolto durante i test e ottenere un buon risultato.”
Mentre Loeb, Al-Attiyah e Gutiérrez si preparano a spingere i loro limiti in Marocco, una cosa è certa: la strada per la Dakar passa attraverso il deserto marocchino implacabile, e per Loeb, il viaggio per completare il traguardo finale della sua carriera è appena iniziato.
Foto da Sébastien Loeb Instagram