Il percorso di Formula 1 di Daniel Ricciardo ha preso una piega inaspettata dopo aver lasciato la Red Bull al culmine della sua carriera nel 2019. I suoi periodi con Renault e McLaren, sebbene costellati da momenti fugaci di successo, non hanno mai vissuto all’altezza della promessa che una volta aveva mostrato come un feroce concorrente. La culminazione di queste difficoltà ha portato Ricciardo a essere messo da parte dopo essere stato escluso da McLaren. Ma Helmut Marko insiste sul fatto che, mentre il resto della griglia aveva rinunciato a lui, la Red Bull era l’unico team abbastanza coraggioso da dare a Ricciardo una seconda possibilità.
Ricciardo, un tempo un vincitore provato, sembrava aver perso il suo smalto dopo aver lasciato la famiglia Red Bull. Nonostante il suo immenso talento, nessun team voleva rischiare di riportarlo nel gruppo. La Red Bull, tuttavia, ha deciso di reintrodurre il “Honey Badger” attraverso il suo team satellite, Racing Bulls (RB), con la speranza di rilanciare la sua carriera. Secondo Marko, questa è stata una mossa audace che nessun altro era disposto a fare.
“Nessuno avrebbe dato a Ricciardo una seconda chance, solo noi l’abbiamo fatto,” ha sottolineato Marko. “Racing Bulls doveva essere solo una tappa per Ricciardo, ma non ha dimostrato di avere la velocità o la costanza per tornare alla Red Bull.”
Le aspettative erano chiare: se Ricciardo fosse riuscito a brillare con i Racing Bulls, un potenziale ritorno al top team della Red Bull insieme a Max Verstappen sembrava possibile. Purtroppo, Ricciardo non è riuscito a trovare la forma che un tempo lo aveva reso uno dei piloti più formidabili della griglia. Nonostante alcuni lampi promettenti, come la sua forte prestazione in Messico lo scorso anno e una solida apparizione nello Sprint di Miami di questa stagione, la magia che ha definito la sua carriera iniziale sembrava svanire.
Marko ha riconosciuto che, sebbene ci siano stati brevi momenti del vecchio Ricciardo in mostra, non erano sufficienti a giustificare un ritorno permanente nel team Red Bull. “Solo in Messico un anno fa e a Miami nello Sprint di quest’anno ci sono stati lampi di Ricciardo che conoscevamo, ma i suoi sorpassi fulminei non si sono più visti.”
Nonostante le sfide, Christian Horner ha tenuto la porta leggermente aperta per un futuro ritorno di Ricciardo. Anche se l’australiano non è riuscito a riprendere il livello di prestazioni necessario per rimanere in F1 in questa occasione, la sua lealtà verso il team e la sua disponibilità ad aiutare—come nel garantire il giro più veloce a Singapore per supportare Verstappen—lo hanno mantenuto nelle grazie della Red Bull.
mentre il 35enne riflette su una carriera piena di alti e bassi, Ricciardo rimane sempre speranzoso di un terzo atto in Formula 1. Anche se i suoi giorni di gare migliori sono alle spalle, la sua determinazione a rimanere coinvolto nello sport dimostra che il Honey Badger continuerà a rimanere nell’ombra, aspettando un’altra opportunità per colpire.