Denny Hamlin è sempre stato sincero riguardo all’esperienza di gara deludente con le auto Next-Gen sui circuiti brevi. L’ultima Cook Out 400 a Martinsville ha nuovamente esemplificato questo problema. Oltre a pochi momenti occasionali di eccitazione, la gara è risultata priva di intrattenimento. La difficoltà per i piloti di sorpassare e la mancanza di usura degli pneumatici sono stati i principali fattori che hanno contribuito alla deludente gara, una tendenza che persiste dal 2022.
Un pilota veterano della Joe Gibbs Racing, Hamlin ha vissuto in prima persona le sfide presentate dall’attuale pacchetto di gara. Ha criticato la NASCAR per i problemi con le auto, attribuendo la mancanza di incidenti e bandiere gialle a queste problematiche. Ha esortato l’organo di governo a affrontare e correggere prontamente questi problemi, invitando la comunità dei piloti a esprimere le proprie preoccupazioni anziché rimanere in silenzio.
Hamlin non era solo nell’esprimere insoddisfazione per il prodotto di gara a Martinsville. Altri piloti, incluso il campione della NASCAR Cup 2021, hanno anche criticato il fatto che le gare siano diventate principalmente focalizzate sulla posizione in pista. Hanno sottolineato la necessità di un’azione immediata per affrontare queste problematiche all’interno dello sport.
Per illustrare le difficoltà vissute durante la gara, Hamlin ha fornito un esempio delle proprie lotte. Nonostante avesse un’auto superiore, ha trovato difficile sorpassare il pilota della Team Penske negli ultimi giri della gara. Ha persino menzionato di non essere stato in grado di eseguire una manovra di bump-and-run a causa delle limitazioni dell’auto.
In quanto co-proprietario della 23XI Racing, Hamlin sta sostenendo da tempo un cambiamento nell’auto di settima generazione della NASCAR. Tuttavia, finora, non è stato fatto alcun progresso significativo. Aumentare la potenza o implementare pneumatici con maggiore usura potrebbero offrire soluzioni praticabili al problema. La NASCAR dovrebbe affrontare questi problemi prontamente, poiché l’attuale stato delle cose è insostenibile.