In mezzo alle recenti speculazioni sulla seconda edizione del Gran Premio d’India in MotoGP, gli organizzatori sono intervenuti per affrontare le voci di una possibile cancellazione. Questa risposta arriva poco dopo un rapporto di Motorsport.com che suggeriva che la gara potrebbe non avere luogo e che il Gran Premio del Kazakistan rinviato avrebbe preso il suo posto a settembre. Voci all’interno del paddock MotoGP suggeriscono che la gara indiana potrebbe non avvenire a causa di presunti mancati pagamenti della tassa di ospitalità della gara richiesta dal promotore della serie, Dorna. Tuttavia, questo problema è poco probabile che venga risolto nel prossimo futuro, poiché l’India è attualmente nel bel mezzo di un’elezione nazionale, con risultati attesi solo il 4 giugno. Il coinvolgimento del governo dell’Uttar Pradesh, responsabile dell’evento, è anche in attesa a causa delle linee guida emesse dalla Commissione Elettorale dell’India. Nonostante queste sfide, il CEO di Fairstreets Sports e promotore della gara Pushkar Nath Srivastava ha rassicurato il pubblico che tutte le questioni in sospeso saranno risolte dopo le elezioni, con il partito al governo BJP che si prevede rimarrà al potere. Srivastava ha sottolineato che la gara si svolgerà come previsto e ha negato le voci come infondate. Le voci che collegano la data di settembre del circuito Buddh alla possibilità di riprogrammare il Gran Premio del Kazakistan sono sorprendenti, considerando lo stato attuale del circuito Sokol, che inizialmente doveva ospitare la gara. Sebbene la pista stessa sia completata e pronta per l’omologazione, ci sono ancora questioni in sospeso da affrontare. Nonostante il tempismo di queste preoccupazioni, l’idea che il Kazakistan sostituisca l’India potrebbe mettere pressione sugli organizzatori del Gran Premio d’India.