George Russell era pronto a lottare per la vittoria al Gran Premio del Brasile dopo aver assicurato un posto in prima fila nelle qualifiche. Ma le sue speranze di gara sono state infrante da quella che ha definito una strategia “sbagliata” da parte della Mercedes, che alla fine gli è costata un’opportunità di vittoria. In condizioni caotiche e bagnate, Russell è rientrato ai box sotto la safety car—giusto prima che una bandiera rossa venisse sventolata a causa di un altro incidente, che lo ha escluso dal giro di testa.
Il dramma è iniziato quando il team di Russell lo ha chiamato ai box sotto la safety car, cercando di anticipare le condizioni imprevedibili causate dalla pioggia e dai molteplici incidenti. Tuttavia, una rapida successione di eventi, incluso l’incidente di un’altra auto, ha portato a una bandiera rossa, annullando il vantaggio di Russell. Riflessioni sulla gara, Russell ha ammesso che la chiamata errata del team gli è costata, ma ha mantenuto un atteggiamento positivo riguardo al suo quarto posto.
“Sì, [è costata la vittoria],” ha detto Russell. “Siamo tutti insieme in questo come squadra. Accetteremo il P4, andremo avanti e vedremo come possiamo migliorare.”
Il torrente di pioggia in Brasile ha creato condizioni pericolose che hanno trasformato il GP in un campo minato strategico. Russell ha notato che il team ha fatto del suo meglio con le informazioni a disposizione, anche se il tempo imprevedibile ha stravolto i loro piani.
“A volte è difficile sapere cosa aspettarsi in condizioni del genere,” ha riconosciuto Russell. “Tutti stanno facendo le migliori scelte possibili con ciò che sanno.”
Le condizioni caotiche non hanno solo frustrato Mercedes e Russell. I piloti di tutto il paddock sono stati scossi dalla decisione della FIA di continuare la gara in condizioni meteorologiche così pericolose. Russell, come molti altri piloti, ha messo in dubbio la scelta di riprendere dopo la bandiera rossa, descrivendo le condizioni come “eccezionalmente pericolose.”
“A dire il vero, sono rimasto scioccato,” ha commentato Russell. “Non riuscivo nemmeno a tenere il piede sull’acceleratore andando dritto—solo acquaplaning ovunque. È rischioso per tutti là fuori, ma immagino che volessero l’azione.”
Dopo il GP del Brasile, l’Associazione Piloti di Gran Premio (GPDA) ha espresso preoccupazioni sui rischi posti dalle gare in condizioni estreme. La GPDA ha da allora intensificato la sua advocacy per la sicurezza dei piloti, formando recentemente un account Instagram per affrontare pubblicamente questi problemi e spingere per protocolli di sicurezza migliorati in Formula 1.
La richiesta di Russell per una maggiore sicurezza è un grido di battaglia in un movimento sempre più vocale da parte dei piloti per migliori condizioni e decisioni più cautelose nei momenti più pericolosi dello sport.