La Ferrari è stata vista giovedì mentre testava dei protettori per pneumatici unici per condizioni di pioggia presso il suo circuito di prova di Fiorano, mentre la Formula 1 continua a esplorare opzioni per controllare la spruzzata in condizioni bagnate. Una soluzione prevede di coprire completamente le ruote con il protettore, mentre una seconda, meno extravagante, presenta delle aperture sui lati. L’attuale aerodinamica a effetto suolo in F1 comporta una maggiore spruzzata proiettata sulla vettura seguente, rendendo la visibilità scarsa e potenzialmente pericolosa in condizioni di bagnato. In risposta, la FIA ha preso provvedimenti. Durante il test a Fiorano, Arthur Leclerc ha guidato la Ferrari equipaggiata con i protettori, mentre Ollie Bearman seguiva da vicino in una Ferrari normale per valutarne l’efficacia. L’obiettivo è che tutte le vetture utilizzino il Pacchetto per Condizioni di Pioggia (WCP) quando piove durante un weekend di gara. Tuttavia, i test iniziali dello scorso anno con il pilota di riserva Mercedes Mick Schumacher e il pilota McLaren Oscar Piastri non sono andati come previsto. Il Direttore delle Monoposto FIA Nikolas Tombazis ha dichiarato che i test sono un processo in corso e che il pacchetto testato dalla Ferrari a Fiorano non è il concetto finale. L’obiettivo è raccogliere informazioni e determinare il miglior modo per procedere. Se avrà successo, il WCP potrebbe essere implementato nel 2025 come parte delle nuove regolamentazioni. Altrimenti, potrebbe essere considerato per il 2026. Tombazis ha suggerito che comprendere l’equilibrio tra pneumatici e il diffusore posteriore e identificare la principale causa della spruzzata potrebbe aiutare a modellare le regolazioni del 2026 e potenzialmente eliminare la necessità di protettori per le ruote. Sebbene una vettura completamente separata per condizioni di bagnato sia stata esclusa a causa di complicazioni, concentrarsi sul diffusore posteriore potrebbe offrire una soluzione.