Fabio Di Giannantonio, pilota della VR46 Ducati, è emerso come il pilota più veloce durante il test ufficiale di MotoGP a Jerez. Questo è avvenuto dopo un weekend di risultati misti per Di Giannantonio, dove ha ottenuto solo nove punti. Tuttavia, durante il test, è riuscito a segnare un tempo sul giro di 1m36.405s, che era quattro decimi più lento del record del circuito.
Il dominio della Ducati è stato brevemente interrotto da Maverick Vinales dell’Aprilia, che ha registrato un tempo entro un decimo rispetto a quello di Di Giannantonio. Di conseguenza, Franco Morbidelli, Pecco Bagnaia e Marc Marquez sono tutti scesi di una posizione nella top five.
Bagnaia, in particolare, ha avuto il minor numero di giri, con solo 44. Brad Binder ha guidato il gruppo KTM al sesto posto, inseguendo Di Giannantonio di soli 0.234s. Aleix Espargaro dell’Aprilia ha concluso in settima posizione, e lui e Vinales si sono concentrati sull’aggiustare le loro posizioni di seduta durante tutta la giornata.
Jorge Martin, che era sceso dalla leadership durante il GP di Spagna, ha subito un’altra caduta alla Curva 9 durante il test. Marco Bezzecchi e Augusto Fernandez hanno avuto anch’essi delle cadute negli ultimi minuti.
Johann Zarco della LCR Honda ha registrato il numero più alto di giri, con 89, seguito da vicino da Fabio Quartararo con 85. Il team Yamaha di Quartararo ha testato un nuovo telaio e un setup aerodinamico a tripla ala, sperando di ottenere l’approvazione per l’uso in gara a breve.
Come pilota collaudatore KTM, Pol Espargaro ha terminato al 19° posto nel test. Il suo compagno di squadra Dani Pedrosa ha corso durante il weekend, e Espargaro stesso avrà un’apparizione da wildcard a Mugello.
La moto da test di Stefan Bradl della Honda dal GP di Spagna è stata messa a disposizione dei piloti regolari, ma il team satellite LCR l’ha testata invece del team principale. Joan Mir ha rivelato di aver già testato la moto privatamente e non la considerava la direzione giusta.
Invece, Mir ha scoperto qualcosa durante il test che credeva fosse un passo nella direzione giusta, specialmente in termini di concetto del motore. Tuttavia, non si trattava di un motore completamente nuovo.