Il Gran Premio di Spagna di MotoGP si è concluso nel caos a causa delle condizioni della pista, con numerosi incidenti. Più del 60% della griglia, un totale di 15 su 25 piloti, ha subito cadute in un certo momento durante la gara di 12 giri. Alcuni piloti hanno persino dovuto raccogliere le loro moto rotte per continuare la gara. Nonostante la forte pioggia durante la notte e al mattino, la gara è stata ufficialmente dichiarata asciutta. Tuttavia, c’erano ancora tratti bagnati difficili da vedere sulla pista, che hanno causato diversi incidenti. Gli incidenti più significativi si sono verificati alla Curva 5 nel nono giro, coinvolgendo Enea Bastianini, Brad Binder e Alex Marquez, che stavano lottando per il podio. L’alto numero di incidenti alle Curve 13 e 5 ha sollevato interrogativi sulle condizioni della pista e sul motivo per cui così tanti piloti esperti siano stati colpiti. Il campione di MotoGP Joan Mir ha spiegato che c’erano due aree bagnate alla Curva 5 che erano difficili da vedere, portando agli incidenti. Marc Marquez, che era in testa prima di cadere alla Curva 9, ha ammesso di non essersi reso conto dell’entità delle aree bagnate durante la gara. Le condizioni pericolose hanno frustrato alcuni piloti, con Maverick Vinales che ha suggerito che la direzione gara avrebbe dovuto fermare la gara per controllare le condizioni. Il compagno di squadra di Vinales, Aleix Espargaro, ha messo in dubbio se la gara dovesse essere iniziata a causa delle condizioni della pista. Johann Zarco, nonostante la sua caduta, credeva fosse responsabilità dei piloti evitare le aree bagnate. Tuttavia, la caduta dell’attuale campione del mondo Pecco Bagnaia non è stata attribuita alle condizioni della pista, ma piuttosto a un contatto con Brad Binder. Bagnaia l’ha considerata un incidente di gara e ha riconosciuto la natura caotica delle gare veloci con più contatti. Anche Binder l’ha vista come un incidente di gara e ha scoperto della caduta solo quando è arrivato ai box.