Il Team Suzuki CN Challenge ha partecipato all’8 Ore di Suzuka di quest’anno con una GSX-R1000R equipaggiata con componenti e tecnologie più sostenibili, ottenendo un piazzamento tra i primi dieci al ottavo posto.
I piloti erano Étienne Masson, Hideyuki Ikugata e Sodo Hamahara. Il carburante utilizzato era sostenibile, composto per il 40% da biofuel, e l’olio Motul che lubrificava il motore era di origine biologica. Le emissioni erano controllate da un sistema di scarico sviluppato e messo a punto da Suzuki in collaborazione con Yoshimura, completato da un catalizzatore.
I parafanghi erano realizzati in fibra di lino naturale fornita da Bcomp, mentre le carene utilizzavano materiali in carbonio riciclati. Per la frenata, le pastiglie dei freni della Sunstar Engineering emettevano polvere minima, e sono stati utilizzati pneumatici Bridgestone con una maggiore proporzione di materiali riciclati.
Il Direttore del Team Shinichi Sahara ha commentato: ‘All’inizio della settimana scorsa pensavo fosse incredibile che fossimo riusciti ad arrivare alla finale senza problemi, nonostante il tempo di preparazione insolitamente breve. Da quel momento in poi, il team e i piloti hanno lavorato perfettamente, e siamo arrivati all’ultimo giorno senza alcun problema. Non solo abbiamo completato la gara come avevamo previsto, ma abbiamo anche finito all’ottavo posto, quindi sento un vero senso di realizzazione. Questo non significa che il progetto sia finito, e abbiamo ancora del lavoro da fare per raccogliere dati, verificare gli elementi sostenibili e fissare il nostro prossimo obiettivo’.
Ai vertici della Suzuki, il presidente Toshihiro Suzuki ha sottolineato l’impegno per la sostenibilità: ‘Stiamo facendo sforzi per riassegnare risorse verso la promozione dello sviluppo di tecnologie legate alla sostenibilità. […]. Sviluppando carburanti sostenibili e altri articoli sostenibili con Yoshimura Japan, che lavora con noi da molto tempo, e altri partner in un ambiente così sfidante, credo che ciò porterà non solo a migliorare le tecnologie di prestazione ambientale della Suzuki, ma anche a contribuire allo sviluppo del personale e ad aumentare la motivazione’.
Il direttore generale delle operazioni motociclistiche Tsuyoshi Tanaka ha aggiunto: ‘Credo che questa iniziativa abbia un significato molto significativo per realizzare la neutralità carbonica, specialmente per le motociclette di media e grande cilindrata, per le quali crediamo che i motori a combustione saranno ancora necessari. Posso dire con certezza che le gare di endurance, che richiedono contemporaneamente prestazioni di corsa e resistenza, sono il luogo ottimale per testare e sviluppare non solo carburanti ma anche vari articoli sostenibili, e rappresentano un’attività che rivitalizzerebbe il futuro dell’industria motociclistica’.