Takahiro “Tiger” Sohwa, un ex pilota motociclistico giapponese che ha lasciato il segno nel campionato AMA Superbike negli anni ’90, è morto all’età di 59 anni. Secondo i rapporti dei media giapponesi, si ritiene che Sohwa abbia preso la sua vita saltando da un edificio a Kobe, in Giappone, il 6 ottobre.
Sohwa ha guadagnato riconoscimento nelle competizioni motociclistiche in Giappone a metà degli anni ’80, affermandosi come uno dei piloti più prominenti del paese entro la fine di quel decennio. Nel 1991, ha raggiunto il terzo posto nel Campionato Giapponese Superbike, il che ha aperto la strada per competere negli Stati Uniti.
Nel campionato AMA Superbike, Sohwa si è distinto principalmente nelle categorie Supersport e Superbike. Correndo per Muzzy Kawasaki, ha ottenuto due vittorie nel campionato 750 Supersport e ha concluso come secondo in quella categoria nel 1993. In AMA Superbike, è salito sul podio in diverse occasioni, con il suo miglior risultato che è stato un secondo posto nella gara di Pomona nel 1994. In seguito, nel 1995, Sohwa è passato a competere per il team Ferracci Ducati.
Il 6 ottobre, intorno alle 22:00, un testimone in attesa a un attraversamento pedonale vicino a un edificio commerciale in Sakaemachi-dori, Kobe, ha chiamato i servizi di emergenza per segnalare di aver visto qualcuno cadere. All’arrivo sul posto, la polizia ha trovato un uomo tra i 50 e i 60 anni sdraiato in un parcheggio vicino. Nonostante i tentativi di salvarlo, è deceduto circa 40 minuti dopo.
Secondo le indagini della stazione di polizia di Ikuta nella prefettura di Hyogo, un telefono cellulare, un portafoglio e una giacca a maniche lunghe sono stati trovati sul tetto dell’edificio, portando le autorità a concludere che l’uomo fosse saltato da lì. Le testimonianze oculari supportano anche l’ipotesi del suicidio.