Lo scorso marzo, Aprilia ha svelato la nuova RS 457. Si tratta di una moto sportiva che segue il design della RS 660 ma può essere guidata anche da chi possiede una patente A2, con un motore bicilindrico da 457 centimetri cubici e una potenza massima di 47,6 hp o 35 kW.
Il direttore del progetto motore, Alessandro Galli, è stato interpellato da Motociclismo.it se il motore fosse derivato dalla RS660, a cui ha risposto: ‘Assolutamente no, non deriva dalla 660, ma è completamente nuovo. Dalle esigenze della patente A2, abbiamo dovuto creare un motore completamente nuovo, e mentre seguivamo i vincoli di 48 hp/35 kW, abbiamo lavorato sulla curva di potenza e soprattutto sul coppia a bassi regimi’.
Secondo l’ingegnere, lo sviluppo ha avuto luogo a Noale, ma poiché si tratta di un modello per il mercato globale, il motore può essere prodotto in qualsiasi stabilimento. Il processo di sviluppo è stato lungo, con diverse opzioni considerate:
– Abbiamo sperimentato molte [configurazioni interne], prima solo a livello di calcolo, e poi anche praticamente attraverso prove su banco. Abbiamo testato configurazioni con regimi più elevati, proprio per enfatizzare il DNA da corsa di Aprilia, ma considerando un cliente giovane e inesperto e un utilizzo della moto a 360º, abbiamo preferito concentrarci sulla curva di coppia a bassi regimi, fornendo un forte supporto anche fino a regimi medi. Nonostante ciò, siamo riusciti a raggiungere un allungamento fino a 11.000 giri al minuto.
Il focus di Aprilia era sulla versatilità, essendo consapevole del pubblico diversificato in questo segmento motociclistico e della necessità di offrire una curva di coppia che soddisfi tutte le esigenze. Il motore è stato il pezzo centrale dello sviluppo, con il resto della moto progettato attorno ad esso.