Il crash di Pecco Bagnaia oggi nella Sprint è stato il momento clou della giornata, sul lato negativo, soprattutto dopo che l’italiano aveva dominato ogni sessione fino ad ora. Affrontando il peso mentale che è per un pilota vedere un altro, e il suo principale avversario, cadere, Martín ha spiegato come affronta questa realtà, e che il suo obiettivo era mantenere la concentrazione.
‘Cosa ti dici quando vedi cosa è successo a Pecco,’ ha chiesto alla stampa, o se è ‘sufficiente’ continuare a spingere, con lo spagnolo che ha risposto: ‘Capita. Non penso che non sia successo, devi pensarci: «Ok, Pecco è caduto, fai attenzione, devi finire»’.
Un tale crash ha persino portato lo spagnolo a rivedere la sua strategia di gara: ‘A un certo punto ho persino pensato che avrei dovuto aspettare Marc [Márquez] e essere secondo, ma d’altra parte avevo un vantaggio di otto decimi, quindi non aveva senso aspettare e ho continuato a fare ciò che so fare, cioè guidare. Ero molto concentrato sui miei punti di frenata e cercavo di fare tutto allo stesso modo senza cambiare nulla e anche così stavo aumentando il distacco’.
Ottenere informazioni, dice, è stato cruciale: ‘Era importante avere più informazioni oggi perché non siamo mai abituati a fare queste uscite lunghe qui perché non abbiamo tempo, quindi sono emersi molti problemi durante la gara di oggi ed è un’informazione importante e utile per domani’.
Riguardo alla curva che ha portato alla caduta del suo avversario, Martín ha avvertito delle sue difficoltà:
– La curva 9 è stata molto critica per tutto il weekend e ho avuto alcuni momenti. Ieri nella mia qualifica e anche oggi… Nella linea perfetta hai tre asfalti diversi e a un certo punto non ce ne sono, è come il motocross, molto difficile e devi fare una linea molto precisa. Non ho ancora visto la caduta di [Bagnaia], quindi non posso esprimere la mia opinione al riguardo, ma ho avuto anche io alcuni momenti in quella curva e a volte devi rallentare per evitare di cadere.