Ducati ha dominato il MotoGP negli ultimi anni e, in risposta al dominio del marchio e, principalmente, al declino competitivo di Honda e Yamaha, è stato introdotto un nuovo sistema di concessioni per il 2024. Questo sistema assegna (o ritira) benefici basati su quattro livelli in cui i produttori sono divisi in base alle loro prestazioni in un determinato periodo.
Con i suoi successi consecutivi, Ducati si trova nel livello senza concessioni – avendo opportunità molto limitate per testare e sviluppare la sua moto. Tuttavia, dopo più di metà stagione, non c’è ancora un impatto visibile sui risultati e sulle prestazioni.
In un’intervista con la Gazzetta dello Sport, il CEO di Ducati Claudio Domenicali ha sottolineato l’importanza delle continue forti prestazioni del produttore nonostante i cambiamenti introdotti nel 2024:
– Il nostro regolamento tecnico è anche un regolamento unico nel motorsport. In Formula 1, è diverso; la Red Bull domina, ma altri marchi non hanno vantaggi. Invece, nel MotoGP, c’è un sistema in cui altri hanno vantaggi tecnici e noi siamo frenati. Quindi, vale di più.
Detto ciò, l’esecutivo ha sottolineato che Ducati non è disposta ad accettare tutte le concessioni: ‘Certo, man mano che aumentano i vantaggi degli altri, ti trovi a correre con uno zaino; aggiungono 1kg, 2kg, 3kg, ma prima o poi ti restituiscono le gambe. Dobbiamo anche tenere questo sotto controllo perché facciamo investimenti molto forti e siamo disposti ad accettare queste concessioni fino a un certo punto’.