Al Gran Premio di Spagna a Jerez, il pilota MotoGP Johann Zarco era visibilmente infuriato, scatenando un torrente di frustrazione sia in pista che fuori. Il dramma si è svolto dopo un incidente controverso che ha coinvolto Zarco e il suo frequente rivale, Aleix Espargaró, il quale ha portato a scambi accesi e accuse da entrambe le parti.
Zarco, parlando a Canal+, non ha usato mezzi termini nel discutere l’incidente e il suo successivo incontro con i funzionari di gara. Ha negato con veemenza qualsiasi colpa nell’incidente, controbattendo alle affermazioni di Espargaró riguardo a una guida aggressiva. “Aleix si è lamentato che lo ho superato tre volte e l’ho toccato tre volte, portandolo a cadere mentre cercava di evitarmi,” ha spiegato Zarco. Ha insistito sul fatto che le sue manovre erano parte della sua strategia in pista e giustificate nel contesto della gara.
La situazione è rapidamente degenerata quando la direzione di gara, guidata da Freddy Spencer, ha convocato un incontro con entrambi i piloti per rivedere l’incidente. Zarco ha espresso profonda insoddisfazione per il modo in cui è stata gestita la discussione, culminando in una critica diretta a Spencer. “Non mi piaci comunque, stai facendo il tuo lavoro, e lo stai facendo male,” ha dichiarato Zarco, rivelando la sua frustrazione per quello che percepisce come un arbitraggio di gara incoerente e ingiusto. I suoi commenti hanno infine portato al suo allontanamento dall’incontro, poiché i funzionari hanno citato la sua crescente agitazione.
“ e lì abbiamo Freddy (Spencer) che ci guarda, fissando nel vuoto, comportandosi come se fossimo due bambini piccoli … Cosa vuole farci? Una lezione morale, o vuole che mi lamenti di Aleix dicendogli “sì, dagli una penalità, non va bene”? Ma no, non spetta a me dire di dare una penalità, spetta a lui decidere. Le ho parlato dell’azione di Brad Binder ieri, specificando che non era normale che non fosse penalizzato. Aleix era d’accordo con me.”
Inoltre, Zarco ha fatto riferimento a un altro incidente che coinvolge Brad Binder, che secondo lui è stato affrontato in modo inadeguato dalla direzione di gara, evidenziando ulteriormente le sue preoccupazioni riguardo alla coerenza delle penalità e alla gestione della gara.
Zarco ha anche toccato questioni di sicurezza più ampie, dissentendo dalle richieste di alcuni piloti per una bandiera rossa a causa dell’umidità della pista. Ha sostenuto che le condizioni erano gestibili e ha suggerito che i piloti devono adattarsi piuttosto che fare affidamento sulla direzione di gara per intervenire eccessivamente.
Questo episodio a Jerez non ha solo messo in luce il temperamento focoso di Zarco, ma ha anche gettato luce sui dibattiti in corso all’interno della MotoGP riguardo alla sicurezza in gara, alla condotta dei piloti e al ruolo della direzione di gara. L’uscita di Zarco potrebbe avere ripercussioni man mano che la stagione avanza, influenzando potenzialmente il modo in cui gli incidenti di gara vengono gestiti e percepiti nel mondo ad alto rischio della MotoGP.