Un sogno che si avvera. Jorge Martín è diventato Campione del Mondo di MotoGP e si è potuto vedere che il pilota ha avuto una gara piuttosto atipica, più preoccupato di finire bene e assicurarsi il titolo che di correre per vincere. Metodico, ha ammesso di aver visto passare davanti ai suoi occhi alcuni momenti importanti della sua carriera, mentre non riusciva a trattenere le lacrime.
Il pilota allora di Pramac Racing era presente al programma ‘El Partidazo’ sulla radio Cope e, conversando con Juanma Castaño, ha parlato della sensazione e dell’emozione di essere il proprietario del titolo mondiale nella categoria: ‘Essere Campione è meglio di quanto immaginassi, in verità. Non riesco ancora a crederci, sono un po’ sotto shock. Ho avuto momenti di pianto, di urla, momenti di festa con il team, e niente, davvero godendomi il momento’, ha spiegato come riportato da Motosan.
La gara era estremamente importante e con Pecco Bagnaia in testa, per Martín era sufficiente “solo” finire tra i primi nove, ma ancora con qualche giro prima della fine, il #89 ha detto di aver iniziato a ricordare alcuni momenti importanti della sua carriera e non ha nascosto le lacrime che iniziavano a scorrere sul suo volto sotto il casco:
– Con sette giri alla fine, tutta la mia carriera ha cominciato a sfilare davanti a me. Infatti, vedere mio padre svegliarsi presto per portarmi agli allenamenti dopo il lavoro, vedere mia madre cucinare nei kart quando ero bambino, e poi nell’ultimo giro non riuscivo a smettere di piangere, soprattutto dopo aver passato il traguardo e poi, quando sono arrivato al parc fermé e ho visto la mia famiglia, il mio team lì, sono crollato, ma solo di felicità.
Affrontare il weekend come qualsiasi altro era importante, assicurò, così come gestire la pista successivamente: ‘Era tutto calmo, ero lì in pilota automatico, in effetti abbiamo lavorato molto bene questo weekend. Eravamo competitivi, come se fosse un weekend normale e questo alla fine mi ha dato la tranquillità che poi, in pista, avrei potuto gestire. Alla fine, se non fossi stato così veloce avrei dovuto spingere di più e sarebbe stato un rischio, ma per questo abbiamo cercato di essere molto veloci’.