Sembra che il GP del Portogallo abbia assicurato il suo posto in MotoGP fino al 2026, dopo settimane di incertezze riguardo al futuro dell’evento. Tuttavia, con nuovi Gran Premi che si uniscono al calendario e con la programmazione che si avvicina alla sua massima capacità, alcune gare potrebbero non tornare nel 2025.
Originariamente, il calendario MotoGP prevedeva 22 gare, il massimo consentito. Il GP dell’Emilia Romagna, che si è concluso ieri, ha sostituito i GP di Kazakistan e India cancellati, creando una seconda gara a Misano dopo il GP di San Marino. Tuttavia, è certo che non ci saranno più due GP a Misano, poiché questa è stata solo una soluzione temporanea.
Il calendario del prossimo anno introduce diversi nuovi eventi: i GP della Repubblica Ceca e dell’Ungheria sono confermati, e i contratti per i tre GP cancellati del 2024 – Argentina, Kazakistan e India – sono ancora validi. Se tutti i GP di quest’anno vengono mantenuti insieme a queste nuove aggiunte, il totale salirebbe a 24, superando il limite di 22 gare.
Quindi, potrebbero essere necessari dei sacrifici. I candidati più ovvi per i tagli sono i quattro round in Spagna. È già stato considerato un sistema di rotazione, se necessario, e l’anno scorso il GP di Aragon è stato escluso. Nel 2025, questo potrebbe potenzialmente accadere a Jerez, Barcellona o Valencia, se necessario.
Ci sono anche Gran Premi senza contratti per il 2025: le Americhe, l’Indonesia, il Giappone e la Malesia. Tra questi, l’Indonesia sembra essere la più a rischio, poiché MotoGP mira ad espandersi negli Stati Uniti, il Giappone è un mercato chiave e la Malesia ha già confermato i test pre-stagionali.
Tuttavia, l’Indonesia è un mercato significativo per l’industria motociclistica e ha investito molto nel circuito di Mandalika, quindi è improbabile che venga esclusa. L’Argentina, d’altra parte, potrebbe essere più vulnerabile. Il paese sta affrontando difficoltà finanziarie, che hanno portato alla cancellazione della sua gara del 2024.