La stagione di MotoGP è stata difficile per Honda, un fatto che è diventato sempre più evidente dopo il GP d’Austria, non solo a causa delle loro prestazioni al Red Bull Ring, ma anche nella classifica generale del campionato.
Pol Espargaró ha completato la sua seconda apparizione come wildcard dell’anno per Red Bull KTM, guadagnando sei punti a Spielberg: cinque per aver concluso 11° nella gara principale e uno per aver ottenuto il nono posto nella gara Sprint.
In precedenza, ad aprile, un altro collaudatore KTM, Dani Pedrosa, ha partecipato come wildcard al GP di Spagna, dove ha totalizzato sette punti – finendo terzo nella gara Sprint prima di ritirarsi dalla gara principale.
Questo significa che i due piloti wildcard KTM hanno accumulato complessivamente 13 punti, pari al totale dei punti segnati da Joan Mir (Repsol Honda) e Takaaki Nakagami (LCR Honda), entrambi i quali hanno partecipato a tutti e 11 i round finora.
Johann Zarco (LCR Honda) ha solo un punto in più rispetto ai due wildcard KTM messi insieme. Inoltre, a livello individuale, Pedrosa ed Espargaró hanno più punti di Luca Marini (Repsol Honda), che è riuscito a guadagnare solo un punto.
I piloti wildcard generalmente non hanno la stessa facilità nel raggiungere risultati buoni come i piloti a tempo pieno. Oltre a non avere lo stesso ritmo competitivo, di solito lavorano su configurazioni e soluzioni diverse per le loro moto, concentrandosi più sulla raccolta di dati e sullo sviluppo piuttosto che sui risultati. Questo significa che, mentre i piloti wildcard possono occasionalmente segnare punti, il loro obiettivo principale spesso risiede nel testare e perfezionare le macchine per i team ufficiali, piuttosto che competere direttamente per le posizioni di vertice.