Quasi un decennio dopo ‘che tutto è iniziato’, per quanto riguarda la grande rivalità tra Marc Márquez e Valentino Rossi, l’argomento è tornato sotto i riflettori dopo che l’italiano ha fatto forti critiche al suo rivale, ma Il Dottore ha anche messo Casey Stoner tra alcuni dei suoi più grandi avversari, e di fronte a quanto accaduto, l’australiano ha puntato il dito contro Rossi dicendo che ‘antagonizzare Márquez’ è stato “un errore”.
Rossi ha sempre avuto una forte influenza tra i media in generale, data la sua popolarità, e ha usato questo a suo favore, anche contro Stoner, crede l’ex pilota, come ha detto nel podcast Ducati Diaries: ‘Valentino è stato molto importante in tutti i tipi di media. Non potevano permettersi di metterlo al bando, così hanno fatto di me il cattivo. A volte le persone che non sono così estroverse ricevono questo tipo di cattiva stampa. Non volevo seguire le loro orme. Quella era la sua personalità ed era fantastica per lo sport. Forse avrebbe dovuto farmi fare la figura del fesso, ma io non ero così. Non cercavo attenzione, stavo solo guidando la mia moto’ ha spiegato.
Con gli occhi puntati sulla guerra con il #93, Stoner ha puntato il dito contro Rossi, spiegando che era lui il colpevole di quanto accaduto e aveva commesso un enorme errore nell’“antagonizzare” l’attuale pilota Gresini: ‘Márquez, fino a un certo punto, meritava le critiche. Tutti danno la colpa a Marc per tutto questo, ma dimenticano che Valentino ha iniziato. Erano amici prima e poi Rossi ha iniziato una guerra di parole. Marc ha reagito perché non gli piaceva. Non puoi spaventare qualcuno come Marc; è stato un errore per lui antagonizzarlo’.
Stoner è andato oltre e crede che il decimo titolo sia stato perso a causa della colpa del #46: ‘Ha infastidito il peggior pilota in griglia e ha perso un Campionato del Mondo che avrebbe potuto vincere’.
I giochi mentali di Rossi avrebbero alla fine smesso di avere un effetto sui piloti più giovani, ha detto: ‘Prima che arrivassero Dani [Pedrosa], Jorge [Lorenzo] e io, Valentino riusciva a entrare nella mente degli altri piloti. Ma noi, la nuova generazione, avevamo imparato i suoi trucchi. Sapevamo di cosa era capace. Quindi è stato un errore da parte sua antagonizzare Márquez’.