Concludendo sesto e interlopando tra le Ducati, Brad Binder è stato uno dei punti salienti della gara, ma non tutto è andato secondo i piani per il sudafricano, che ha ammesso che il risultato non era ‘affatto’ quello che sperava. I problemi con le gomme hanno gravemente ostacolato la sua performance, come ha spiegato.
Binder ha concluso il GP del Giappone con un ritardo di 18.502 secondi dal vincitore, Pecco Bagnaia, e ha rimpianto le prestazioni delle gomme che lo hanno limitato: ‘Gara difficile oggi. Quando ho cercato di spingere per restare con i ragazzi, continuavo a perdere il davanti ed era super difficile tenerlo. Per un po’ tutto sembrava andare bene per parte della gara, ma dopo, con sei o sette giri alla fine, il centro della gomma era già completamente morto e quindi stavo slittando molto sui rettilinei, ed era difficile essere pulito e costante perché stavo perdendo molto grip. Ma nel complesso, tutto andava abbastanza bene’.
Considera questo il miglior risultato possibile: ‘Non era affatto la gara che volevo, ma ho dato il massimo e questo è tutto ciò che potevamo fare oggi. Tutti hanno faticato oggi. Se guardi il divario che avevano tutti (rispetto ai primi quattro), quelli che hanno gestito le gomme avevano molto di più’.
Con questo risultato e gli incidenti di Pedro Acosta, Binder è di nuovo il miglior pilota KTM nel campionato, riconquistando il quinto posto assoluto con 183 punti, due in più rispetto al suo futuro compagno di squadra.