Per diversi mesi, si sono susseguite speculazioni su un possibile ingresso di BMW in MotoGP, sfruttando le nuove regolamentazioni previste per il 2027. I rumors hanno guadagnato terreno con notizie secondo cui BMW potrebbe aver acquistato dati dalla GSX-RR di Suzuki, la moto che il produttore con sede a Hamamatsu ha utilizzato nel campionato fino alla sua partenza alla fine del 2022.
Secondo MotorSport Magazine, questa speculazione è emersa nel paddock durante il GP di Gran Bretagna dello scorso fine settimana, suggerendo che BMW sta, almeno, analizzando a fondo un possibile ingresso in MotoGP — potenzialmente come parte di uno studio di fattibilità.
Si dice che il produttore bavarese abbia raggiunto un accordo con Suzuki per acquisire dati dalle recenti stagioni di MotoGP del produttore giapponese, riportando una cifra di 18 milioni di euro. L’ultima gara di Suzuki è stata il GP di Valencia 2022 e, sebbene ci siano stati cambiamenti da allora, non sono stati drastici rispetto a quelli previsti per il 2027.
Piuttosto che semplicemente «copiare», questi dati forniscono a BMW informazioni concrete per prendere una decisione ben informata e, se avvierà un progetto, potrebbe fornire una base iniziale per sviluppare una nuova moto, partendo dalla configurazione del motore. La GSX-RR utilizzava un motore a quattro cilindri in linea, che è anche l’architettura utilizzata nelle motociclette ad alte prestazioni di BMW.
Il produttore tedesco dovrebbe anche apprendere vari altri aspetti della moto, inclusi il telaio e la struttura, che hanno requisiti diversi rispetto a quelli del Campionato del Mondo Superbike— dove BMW ha esperienza nello sviluppo di elettronica.
Da una prospettiva aerodinamica, i dati di Suzuki potrebbero essere meno rilevanti a causa delle caratteristiche della moto e del fatto che le normative del 2027 cambieranno significativamente questo aspetto. Non è chiaro se l’accordo includa modelli computerizzati, che sono fondamentali per lo sviluppo.