La mobilità elettrica ha suscitato l'”appetito” delle marche cinesi per l’Europa, che ora è vista come una forte minaccia per il settore automobilistico nel Vecchio Continente.
In questo senso, la Francia sembra disposta a portare avanti un piano protezionista che mira a quadruplicare le vendite di veicoli elettrici entro il 2027, nell’ambito di un accordo strategico firmato con il governo lunedì, mentre il presidente cinese è in visita nel paese.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha fissato l’obiettivo per i produttori di automobili francesi di produrre 2 milioni di veicoli elettrici o ibridi entro la fine del decennio, nonostante la dura concorrenza della Cina, il principale produttore mondiale.
In base al nuovo accordo con il governo francese, si prevede che l’industria automobilistica francese accetti un obiettivo provvisorio di 800.000 vendite di veicoli elettrici entro il 2027, un cifra che supera chiaramente le 200.000 vendite del 2022. Inoltre, i produttori di automobili mireranno ad aumentare le vendite di veicoli commerciali leggeri a 100.000 all’anno durante lo stesso periodo, rispetto alle sole 16.500 vendite del 2022.
È importante notare che il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire ha recentemente sottolineato ai giornalisti che lo sviluppo dell’industria dei veicoli elettrici in Francia è essenziale per l’indipendenza del paese dai produttori di petrolio e dagli esportatori di auto.
“La scelta che deve essere fatta è se vogliamo essere un paese di produttori di automobili o un paese di consumatori. Abbiamo scelto di essere una grande nazione di produttori di veicoli elettrici”, ha rivelato Le Maire.