Ferrari ha inaugurato la nuova unità produttiva a Maranello, dove produrrà il primo modello 100% elettrico del marchio, insieme ad altri modelli ibridi e a combustione.
Il “E-Building” è stato in costruzione per due anni e ospiterà l’assemblaggio interno di batterie ad alta tensione, motori elettrici e assi, supportando la produzione dei futuri modelli Ferrari.
La nuova struttura, con una superficie totale di 42.500 metri quadrati distribuiti su quattro piani, ha portato il marchio di Maranello a investire 200 milioni di euro, con l’obiettivo di aumentare la flessibilità produttiva e ridurre i tempi necessari per sviluppare e lanciare nuovi modelli, piuttosto che aumentare la produzione.
“Questo edificio ci permetterà di ridurre il tempo necessario per portare i prodotti sul mercato o svilupparli,” ha dichiarato Benedetto Vigna, CEO di Ferrari, durante l’inaugurazione della nuova unità produttiva.
Per facilitare l’espansione, Ferrari ha acquisito 39 edifici a Maranello e recuperato “terreni industriali”, migliorando le reti stradali e creando 1400 nuovi posti auto.
Oltre ai numeri, la nuova struttura corrisponde alla definizione di Fabbrica 4.0: automatizzata, digitalizzata ed efficiente, poiché i nuovi impianti immagazzinano e riciclano l’acqua piovana, hanno un isolamento intelligente e proprietà termiche durante tutto l’anno, e un sistema di climatizzazione alimentato da energia rinnovabile. Inoltre, è dotata di 3000 pannelli fotovoltaici sul tetto che producono una potenza massima di 1,3 megawatt, contribuendo a una “performance di edificio a energia quasi zero”.
Oltre ai dipendenti qualificati, la nuova fabbrica di Ferrari utilizzerà anche “robot antropomorfi” nella nuova linea di produzione. Inoltre, le postazioni di lavoro sono ” riconfigurabili e altamente ergonomiche”. I dipendenti avranno anche accesso a aree ricreative e a un centro di formazione.
La nuova unità di produzione permetterà a Ferrari di produrre nuovi modelli con motori a benzina, ibridi e completamente elettrici, che secondo il marchio contribuiranno ad aumentare la produzione fino a un terzo, passando da 13.663 unità nel 2023 a circa 20.000 unità all’anno, il che potrebbe alleviare le lunghe liste d’attesa e soddisfare la crescente domanda, soprattutto dai mercati emergenti.
L’azienda non ha rivelato dettagli sull’inizio ufficiale della produzione, né sui modelli specifici che saranno prodotti nella nuova fabbrica, che dovrebbe essere operativa entro tre o quattro mesi.