Dopo aver puntato al futuro con un’immagine più moderna e accattivante, Dacia continua a essere un riferimento nel mercato automobilistico, con una forte crescita in Europa, e in particolare in Portogallo, dove è il marchio che è cresciuto di più negli ultimi anni.
Un esempio di questo è la nuova generazione della Dacia Duster, che anche prima di arrivare sul mercato ha già oltre 1000 ordini nel mercato nazionale, in soli due mesi. Inoltre, il marchio si trova nel “top 4” delle vendite, con 7502 unità registrate nei primi cinque mesi del 2024, il che rappresenta un aumento del 22,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Se guardiamo al mercato delle autovetture, Dacia occupa il “top 3”, con una quota di mercato del 7,58%, con 7289 veicoli registrati, il che rappresenta una crescita del 19,3% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Inoltre, Dacia mantiene indiscutibilmente la sua leadership nelle vendite ai privati, poiché ha due modelli del marchio in cima alla classifica, il che consente a José Pedro Neves, Direttore Generale di Dacia in Portogallo, di affermare che “1 cliente privato su 5 sceglie un modello del marchio. Manteniamo la leadership nel mercato individuale, con numeri molto importanti, quasi il 18%.”.
Investimento nella semplicità e nella praticità
In questa filosofia, l’ultima edizione di Dacia Talks ha visto la partecipazione di Elisa Jarier, Product Manager, e Julien Ferry, Global Vehicle Leader, per rivelare alcuni dettagli che rendono i modelli Dacia un’auto in cui l’essenziale giustifica che “ogni euro speso deve servire il cliente,” ha sottolineato Julien Ferry.
Il design è quindi un aspetto molto importante, e se il marchio utilizza alcuni strumenti del Gruppo Renault, come la piattaforma CMF-B per vari modelli, il fatto è che il lavoro sviluppato per equipaggiare ogni modello solo con l’essenziale inizia con i primi schizzi di una nuova auto.
All’interno di questa filosofia, uno dei punti salienti è il sistema multimediale, dove Dacia offre tutto, da un sistema base “Media Control”, in cui l’utente utilizza il proprio telefono mobile posizionato in un supporto specifico, che consente di funzionare come elemento centrale del sistema multimediale, fino al “Media Display”, che utilizza un grande schermo ed è dotato solo delle funzionalità più comuni o importanti per i clienti. “Questa soluzione consente di ridurre le dimensioni del processore e il numero di componenti necessari, risultando in un sistema di raffreddamento più semplice ed economico,” ha aggiunto Julien Ferry.
La politica di design-to-cost di Dacia è evidente anche nei dettagli come i sistemi di assistenza alla guida, dove il sistema automatico di fari abbaglianti “utilizza informazioni raccolte da un’unica telecamera, invece di più sensori o sistemi più costosi.”
Inoltre, la politica dei costi essenziali prevede anche di offrire cinque opzioni di cerchi, ma come spiega Julien Ferry, “ce ne sono solo tre poiché ciò che differenzia questi cerchi è la finitura che li rende distintivi.”
La competizione è stimolante
Il lavoro dei team di design di Dacia è così preciso nel determinare ciò che è veramente essenziale per ogni modello che “i soldi risparmiati vengono investiti nel design del cruscotto o dello schermo multimediale, qualcosa che i clienti nelle auto apprezzano.”
In questo modo, Dacia mira a rafforzare il lavoro che ha svolto per distanziarsi dall’immagine di essere un produttore focalizzato sui prezzi bassi, investendo invece in un’immagine attuale e accattivante, con un rafforzamento del carattere pratico, robusto e avventuroso dei suoi modelli.
Forse è per questo che il marchio non ha paura della competizione e delle nuove politiche di molti produttori di auto nell’offrire modelli accessibili. “Dacia è stata pioniera in questo modello di business e per questo sappiamo di essere pronti ad affrontare la competizione, che è sempre importante,” ha aggiunto Elisa Jarier, Product Manager. “Inoltre, la competizione deve essere vista come qualcosa di positivo e come un’opportunità per continuare a lavorare per migliorare,” ha concluso Julien Ferry.