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La corsa TT dell’Isola di Man (Tourist Trophy) è uno degli eventi di motociclismo più iconici e pericolosi al mondo. Si tiene annualmente sull’Isola di Man, una piccola isola situata tra la Gran Bretagna e l’Irlanda, la corsa TT è rinomata per il suo spettacolo emozionante e il suo percorso impegnativo, oltre alla sua lunga e affascinante storia che si estende per più di un secolo.
Origini e Anni Iniziali (1907-1914)
Il TT dell’Isola di Man si tenne per la prima volta nel 1907 per eludere i severi limiti di velocità imposti nella Gran Bretagna continentale, che soffocavano l’industria automobilistica in crescita. L’evento fu istituito sull’Isola di Man perché il governo dell’isola, il Tynwald, approvò il Highways (Light Locomotive) Act nel 1904, che consentiva le gare su strada. La gara inaugurale si svolse il 28 maggio 1907, sul circuito breve di St. John, lungo 15 miglia. Furono organizzate due gare separate: una per motociclette a cilindro singolo e un’altra per macchine a cilindro doppio. Charlie Collier vinse la gara a cilindro singolo con una velocità media di 38,21 mph, mentre Rem Fowler trionfò nella categoria a cilindro doppio.
Nel 1911, la gara si spostò sul leggendario Snaefell Mountain Course, un circuito di 37,73 miglia che è ancora in uso oggi. Questo percorso presentava sfide ancora maggiori con le sue curve acute, i cambi di elevazione e le strade strette. Oliver Godfrey vinse la prima gara sul nuovo tracciato con una velocità media di 47,63 mph.
Il Periodo Interbellico (1915-1939)
Le gare furono sospese durante la Prima Guerra Mondiale (1914-1918) ma ripresero nel 1920, con la tecnologia e le abilità dei piloti che progredivano rapidamente negli anni tra le due guerre. Gli anni ’20 e ’30 videro un aumento della competizione tra produttori come Norton, Velocette e BSA, così come partecipazioni internazionali dalla Moto Guzzi italiana. Le velocità aumentarono drasticamente con il miglioramento dei motori e il perfezionamento delle superfici stradali. Stanley Woods divenne una delle prime star del TT, vincendo 10 gare tra il 1923 e il 1939.
Negli anni ’30 si assistette anche all’introduzione delle gare leggere e junior, insieme al TT senior. I piloti gareggiavano in più categorie e il TT guadagnò prestigio internazionale. L’Isola di Man TT divenne un banco di prova per i produttori e un magnete per i motociclisti avventurosi di tutto il mondo.
Seconda Guerra Mondiale e Rinascita Post-Bellica (1940-1976)
Il TT fu sospeso nuovamente durante la Seconda Guerra Mondiale (1939-1945). Quando le gare ripresero nel 1947, l’evento divenne parte del neonato Campionato del Mondo di Gran Premio di Motociclismo nel 1949, fungendo da tappa britannica della serie. Durante quest’epoca, piloti come Geoff Duke e Mike Hailwood raggiunsero uno status leggendario, con Hailwood che accumulò 14 vittorie al TT tra il 1961 e il 1979.
Con l’avanzamento della tecnologia, i rischi del TT divennero più evidenti. La combinazione di macchine ad alta velocità e la natura implacabile del Snaefell Mountain Course—caratterizzato da muri di pietra, lampioni e dirupi—portò a numerosi decessi. Anche se le preoccupazioni per la sicurezza crebbero, il fascino del TT perdurò e la sua reputazione come la prova definitiva tra uomo e macchina si consolidò.
Era Moderna e Eredità Continua (1977-Presente)
Nel 1977, l’Isola di Man TT fu rimossa dal calendario del Gran Premio a causa di preoccupazioni per la sicurezza. I piloti e le squadre preferivano gli ambienti controllati dei circuiti appositamente costruiti, e il TT fu ritenuto troppo pericoloso per le velocità sempre più elevate delle motociclette moderne. Tuttavia, il TT continuò come evento indipendente e mantenne il suo status di sfida da fare nella lista dei desideri per i motociclisti di tutto il mondo.
L’evento si è ampliato con l’introduzione di nuove categorie, come la Supersport TT, la Superstock TT e la TT Zero per motociclette a zero emissioni. Figure note come Michael Dunlop, che ha vinto un record di 29 gare TT, e John McGuinness, con 23 vittorie, hanno consolidato la reputazione della TT come un rifugio per le leggende delle corse motociclistiche.