Marc Márquez è stato uno dei più veloci venerdì al GP delle Americhe di MotoGP. Il pilota della Gresini Racing, che considera Austin uno dei suoi circuiti preferiti, ha chiuso la sessione di prove al terzo posto, a 0.409s dal leader, Jorge Martín (Prima Pramac/Ducati).
Lo spagnolo è stato soddisfatto di come ha reagito alle sfide di ieri: ‘Sono felice della reazione. Abbiamo iniziato la giornata con una sensazione non troppo positiva. La sensazione era migliore a Portimão che qui. Ma abbiamo reagito bene nel pomeriggio e nel pomeriggio ho iniziato a sentirmi meglio con la moto, ho cominciato a essere più costante – soprattutto in quel secondo giro. E sembra che ora possiamo iniziare a lavorare sui piccoli dettagli. Ma come mi aspettavo – non le persone forse – ci sono due o tre piloti che sono super veloci e più veloci di me’.
Questa è la prima volta che Márquez si trova ad Austin senza essere su una Honda, e la domanda sul confronto tra la Ducati e la moto giapponese era inevitabile. Ha risposto: ‘Una moto non è completamente un disastro in tutti i punti e l’altra moto non è completamente fantastica. È impossibile avere la moto perfetta ed è impossibile avere una moto che funzioni in tutti i punti. La Honda era super buona in quelle curve stop-and-go, ma il fatto è che con la Ducati devi guidare in modo diverso e trovare il tempo in altri punti di quelle curve. Quindi è lì che mi sono concentrato di più nel pomeriggio, cercando di capire quel punto. Ho iniziato a capire e da quel punto i tempi sul giro stanno migliorando sempre di più’.
Il primo settore è stato dove #93 ha fatto la maggiore differenza con la Honda, ma ha ammesso che è quello in cui si sente meno a suo agio con la Ducati: ‘È il peggior settore – per me, non perché Martín stia guidando lì. Ma è il peggior settore per quei veloci cambi di direzione. Ma so perché, quindi devo cercare di capire come essere veloce in altri settori. In quello so perché sto faticando, quindi vediamo se sabato posso migliorare un po’ le linee, ma essendo veloce in altre parti’.
Per quanto riguarda le ragioni di queste difficoltà, Márquez ha specificato: ‘La Honda gestiva benissimo lì, quello era un punto. E poi sto faticando di più a cambiare direzione da un lato all’altro rispetto al 2013; nel 2013 il mio corpo era più fresco’.
Riguardo alle difficoltà che ha avuto in FP1 e ai miglioramenti fatti nella pratica di ieri, il pilota di Cervera ha spiegato: ‘Semplicemente non mi sentivo bene, poi non ho spinto e ho aspettato il momento. Poi per il pomeriggio abbiamo cambiato il set-up di base e poi ho iniziato a sentirmi meglio e ho cominciato a spingere. Se non mi sento bene, non posso forzare. Se forzo, allora arriveranno gli errori. A Portimão sono caduto tre volte – è vero che quando sono caduto a Portimão non è stato a causa di forzare […]. Ma qui sono solo calmo. So che le aspettative sono alte, ma sono calmo e so cosa voglio fare e cosa devo fare. Al momento sono in grado di lottare per quella top five, vediamo se sabato possiamo essere in quella top three, ma sarà difficile’.