Mick Schumacher, dell’Alpine, ha mostrato una performance eccezionale alle 6 Ore di Imola, secondo il suo compagno di squadra Nico Lapierre. Lapierre ha lodato il forte ritmo di Schumacher e ha notato che era il più veloce tra i sei piloti Alpine. Un’analisi più dettagliata dei tempi sul giro supporta ulteriormente questa affermazione, poiché Schumacher ha costantemente superato i suoi compagni di squadra. Questa impressionante performance nella sua seconda gara dimostra la rapida adattabilità di Schumacher alle gare di auto sportive.
Lapierre ha anche elogiato Schumacher per la sua guida impeccabile in condizioni difficili. Nonostante il tracciato difficile e il traffico intenso, Schumacher è riuscito a navigare senza commettere errori. Si è anche distinto nella gestione delle condizioni complicate causate dalla pioggia, specialmente con le gomme slick. Lapierre ha riconosciuto che guidare con queste gomme sotto la pioggia è estremamente impegnativo, ma Schumacher lo ha gestito in modo eccezionale. Complessivamente, Lapierre ha lodato la performance di Schumacher nella sua seconda gara di auto sportive.
Schumacher compete con l’auto #36 dell’Alpine A424 insieme a Lapierre e Matthieu Vaxiviere. L’auto sorella, #35, è guidata da Charles Milesi, Paul Loup Chatin e Jules Gounon, che ha fatto il suo debutto nelle gare di prototipi alle 6 Ore di Imola. Nonostante tempi sul giro rispettabili, l’auto #35 ha concluso al 15° posto, sei giri dietro al vincitore #7 Toyota GR010 Hybrid. L’auto #36, d’altra parte, ha subito danni a causa di un incidente che ha coinvolto più auto al primo giro, richiedendo riparazioni e risultando in un 17° posto, 15 giri dietro al leader.
Riflettendo sulla performance dell’Alpine a Imola, Lapierre ha riconosciuto che la macchina non ha soddisfatto le sue aspettative, specialmente per quanto riguarda la gestione delle irregolarità e dei cordoli. La decisione del team di non testare a Imola prima della gara li ha messi in svantaggio rispetto ai concorrenti che avevano effettuato dei test lì. Tuttavia, Lapierre rimane ottimista riguardo alle prossime gare, in particolare a Spa, che crede offrirà un tracciato più favorevole senza sfide estreme come irregolarità e cordoli. Vede Spa come un’opportunità per il team di recuperare e performare meglio, simile al circuito di Le Mans.