Fiat sta rivoluzionando il panorama ibrido con il suo ultimo lancio in Brasile: i SUV bio-ibridi Fastback e Pulse. Questi SUV segnano l’ingresso di Fiat nel mercato degli ibridi a etanolo, combinando la potenza della benzina e dell’etanolo con un supporto elettrico in un pacchetto progettato per una delle nazioni produttrici di etanolo più grandi al mondo.
La nuova tecnologia bio-ibrida di Fiat si basa su un motore a tre cilindri turbo da 1.0 litri che genera 130 cavalli e 148 libbre-piedi di coppia. Sebbene compatto, questo motore ha abbastanza potenza per permettere a Fiat di vantarsi che il Fastback e il Pulse sono i SUV più potenti della loro categoria. La potenza viene trasmessa alle ruote anteriori tramite una trasmissione CVT che simula sette rapporti, offrendo un’esperienza di guida fluida ma dinamica.
Il sistema innovativo include due batterie da 12V: una batteria al piombo da 68Ah nel vano motore e una batteria al litio da 11Ah sotto il sedile del conducente. Queste alimentano un motore elettrico da quattro cavalli che sostituisce i componenti tradizionali di avviamento e alternatore. Inoltre, la frenata rigenerativa cattura fino al 25% dell’energia altrimenti persa, che viene immagazzinata per migliorare l’efficienza. Fiat afferma che il consumo di carburante è migliorato dell’11,5% per il Fastback e del 10,7% per il Pulse rispetto ai loro omologhi non ibridi.
Perché etanolo? In Brasile, l’etanolo non è solo una scelta di carburante; è uno stile di vita. Essendo il secondo produttore mondiale di etanolo, grazie alle immense risorse di canna da zucchero, il Brasile ha pionierato veicoli compatibili con l’etanolo sin dal lancio della Fiat 147 hatchback nel 1979. Oggi, l’etanolo rappresenta l’83% dei veicoli a carburante flessibile in Brasile, una cifra destinata a crescere man mano che sempre più produttori automobilistici abbracciano soluzioni ibride alimentate a etanolo.
La linea bio-ibrida di Fiat è solo l’inizio. Stellantis prevede di introdurre ibridi completi e ibridi plug-in che funzionano anche a etanolo. Nel frattempo, concorrenti come General Motors e Honda si stanno preparando a unirsi alla corsa degli ibridi a etanolo, rendendo il Brasile un centro nevralgico per la tecnologia automobilistica innovativa e rispettosa dell’ambiente.