La relazione tra Ducati e Pramac giungerà al termine alla fine del 2024 e molti attribuiscono questa conclusione della relazione al modo in cui il produttore italiano ha preferito, di volta in volta, piloti di un altro team per la sua squadra principale a discapito dei piloti della struttura di Paolo Campinoti. Gli ultimi due episodi si sono verificati nel 2022, con Enea Bastianini, e più recentemente con Marc Márquez, entrambe le volte con Jorge Martín come “vittima”.
Tuttavia, la decisione finale è stata presa quando Campinoti ha visto l’entusiasmo tra i responsabili di Ducati per il sorpasso di Bastianini su Martín, secondo le parole dello stesso Campinoti a GPOne:
– Sono rimasto in Ducati per molto tempo a causa della mia profonda amicizia con Gigi Dall’Igna. Ci ho messo un po’ a metabolizzare. Ma ho deciso quando ho visto che il sorpasso di Bastianini su Martín a Mugello ha generato un entusiasmo incredibile nel box Ducati. Capisco [Davide] Tardozzi, ma c’era anche [Claudio] Domenicali, tutti loro. Ma perché? Martín non è uno dei loro piloti?
Questa situazione, unita alla mancanza di investimenti nei giovani, come ha anche menzionato Campinoti ai media italiani, ha portato a una tale decisione, ma Dall’Igna è chiaro e non crede che la scelta di Marc Márquez, che ha sorpassato nuovamente Martín, sia stata decisiva.
Intervistato da SkySport, il Direttore Generale di Ducati Corse ha parlato dell’argomento: ‘[…] Tutti volevano che perdessimo un team il prossimo anno’, mostrando la sua convinzione che se l’ex campione del mondo fosse andato a Pramac, lo scenario sarebbe stato diverso: ‘Se Marc fosse andato da loro, sarebbe stato diverso, ma era complesso mantenere due piloti [riferendosi a Martín]’.
E Márquez ‘non è uno a puntare il dito: ‘Non è colpa sua. Dovevamo scegliere un pilota e ne avevamo tre a disposizione, sapendo che sarebbero finiti sul mercato’.