Con oltre un milione di prenotazioni per il Cybertruck, Tesla si aspettava che la domanda avrebbe attratto non solo veri fan, ma anche rivenditori opportunisti pronti a trarre profitto dalle rivendite. Per contrastare questo fenomeno, Tesla ha introdotto una clausola di divieto di rivendita che richiede ai proprietari di Cybertruck di pagare all’azienda una pesante penale di $50.000 se vendono il veicolo entro il primo anno di possesso. Tuttavia, questa clausola si è rivelata più un avvertimento che una vera deterrenza.
Nonostante i tentativi di Tesla di dissuadere i rivenditori, i Cybertruck hanno rapidamente iniziato a comparire su popolari piattaforme di vendita auto, spesso elencati a doppio prezzo rispetto a quello originale. La clausola, pensata come deterrente, si è dimostrata in gran parte inefficace poiché Tesla raramente ha applicato la penale, con solo pochi rivenditori che sono stati segnalati come banditi da futuri acquisti Tesla. La maggior parte dei venditori ha realizzato profitti significativi con poche conseguenze.
In un caso particolare, un proprietario di Cybertruck si è rivolto a Tesla, chiedendo di riacquistare il suo camion perché non entrava nel suo garage. Tesla ha rifiutato e, per di più, ha vietato al proprietario di venderlo nel mercato delle auto usate. L’esito di questo caso rimane incerto poiché il proprietario ha eventualmente cancellato il suo post sui social media in cui esprimeva la sua frustrazione per la risposta di Tesla. È possibile che Tesla abbia ceduto, portando alla rimozione del post.
La storia ha preso una piega ancora più strana quando Tesla ha silenziosamente rimosso del tutto la clausola di divieto di rivendita. Questo cambiamento, avvenuto meno di un mese dopo l’incidente del garage, è passato inosservato fino a poco tempo fa, quando un proprietario di Cybertruck ha condiviso il suo contratto aggiornato sui social media. Altri proprietari hanno rapidamente confermato che la clausola di divieto di rivendita era assente dai loro contratti sin da giugno.
La rimozione della clausola potrebbe essere stata inconseguente, poiché il mercato della rivendita per il Cybertruck era già saturo. I prezzi avevano iniziato a diminuire anche prima che la clausola fosse eliminata, segnalando che i rivenditori stavano faticando a realizzare un profitto. Con la clausola scomparsa, si prevede che l’afflusso di Cybertruck sul mercato aumenterà ulteriormente, facendo scendere i prezzi ancora di più.
Con l’aumento della produzione presso Giga Texas e Tesla che esaurisce il suo pool di acquirenti per i modelli iniziali della Foundation Series, il mercato della rivendita per il Cybertruck è destinato a collassare. Con modelli più economici che presto arriveranno sul mercato, il valore dei Cybertruck usati è destinato a crollare. Per coloro che stanno considerando di acquistare un Cybertruck ora, la scelta più saggia sarebbe aspettare, a meno che non abbiano trovato un modo per far sì che il camion si ripaghi nel frattempo.
Tesla ha rimosso la clausola di rivendita a giugno