Beneficiando delle concessioni, Yamaha ha testato a Misano alcune settimane fa e si dirige verso questo GP di San Marino con buone informazioni, ma è proprio queste informazioni e la nozione di realtà che «spaventano» Fabio Quartararo, che vede solo la sua moto in grado di avere una buona performance dopo molti giri, contrariamente a ciò che accadrà per avere una buona classificazione, poiché il pneumatico posteriore è stato un problema a causa della mancanza di grip, specialmente su questa pista.
Nel pre-gara a Misano, il pilota Yamaha ha iniziato ricordando i test che si sono svolti su questa pista, con un po’ di amarezza in bocca riguardo a ciò che spera di vedere accadere questo fine settimana: ‘Abbiamo testato qui alcune settimane fa, e il test è andato bene, soprattutto in termini di ritmo. Il time attack è stato un disastro qui, ma spero che in questa gara, con più gomma sulla pista, questo possa aiutarci, ma sul ritmo ero molto contento, ma di nuovo, il time attack è stato super negativo e dobbiamo capire perché. Spero che questo fine settimana possiamo trovare il modo di fare almeno un giro’.
E poi ha spiegato come lotta soprattutto quando si tratta di impostare un tempo veloce: ‘Su questa pista le gomme non si consumano molto e anche con 20 giri puoi avere tempi molto buoni, e il consumo di carburante e c’è meno peso, ma, rispetto agli altri, con gomme nuove possono fare un grande passo avanti e noi non ci riusciamo. Dipende dalla pista, ma in Aragona il ritmo era molto migliore rispetto all’attacco ai tempi e questo succede anche su alcune piste, ma se ti qualifichi in 17ª posizione non sei in grado di lottare per grandi posizioni, e credo che su alcune piste il nostro potenziale in gara non sia quello che vogliamo, ma un ottavo o nono posto… ok, ma con un 17° posto puoi solo lottare per un 13° o 12° posto. È principalmente il nostro punto debole, il grip posteriore – non tanto in uscita, ma principalmente in frenata e andando avanti’.
Cosa pensi quando vedi che il retro della tua moto non collabora con te tanto quanto vorresti, il pilota ha risposto: ‘A dire il vero, su questa pista ho meno grip [con una gomma nuova] rispetto a quando ho già fatto 22 giri: con la gomma morbida nuova e poco carburante non è migliorato. Normalmente la metti, e da media a morbida c’è una differenza, da 22 giri a una gomma nuova è un’altra differenza e da 10 litri di carburante a 4 è un’altra, almeno 0.5/0.6s, e noi siamo più lenti’.
Ha continuato: ‘Non c’è contatto posteriore. Sembra che la gomma non sia pronta, o che sia troppo calda. Non si sa mai cosa stia succedendo. Questa è la mia sensazione, che la gomma non sia pronta o che sia troppo calda, ma la gomma è operativa, scivola solo molto ed è molto facile avere un highside. È difficile capire […]. Su questo tracciato la gomma richiede un po’ di tempo. Nel primo giro [rapido] tempi di attacco, non è possibile, e nel secondo giro, al massimo, è allora che puoi impostare un tempo, ma non per noi’.