Jack Miller e Pedro Acosta sono stati protagonisti di una delle battaglie più emozionanti del GP della Thailandia, con il rookie che alla fine ha battuto il suo avversario, precisamente il pilota che sostituirà alla KTM ufficiale l’anno prossimo. La condizione della gomma non era a favore dell’australiano, che non è riuscito ad evitare alcuni errori.
Il #43, che nel 2025 correrà insieme a Miguel Oliveira nella nuova era del Pramac Racing come team satellite Yamaha, ha ricordato il duello con il #31 e come non sia riuscito ad evitare alcuni errori, soprattutto a causa dell’elevato consumo della gomma anteriore della sua RC16, che si è verificato all’inizio della gara:
– Non riuscivo più a fermarmi, ho rovinato la gomma anteriore molto presto nella gara come avevo detto prima e avevo molto graining sul lato destro interno della gomma. Stavo cercando davvero di rimanere con Pedro, ma ho commesso un errore e sono entrato troppo profondo e ho avuto un grande bloccaggio molto presto nella zona di frenata della curva 3 e ovviamente ero largo e poi la mia uscita è stata compromessa e lui era all’interno e ci siamo intruppati e poi è uscito davanti a me e si è allontanato con la gomma anteriore e io ero nel posto sbagliato, quindi non c’era molto altro che potessi fare lì, a dire il vero.
Prima di ciò, Miller era terzo e aveva Jorge Martín nel mirino, ma non è riuscito a tentare l’attacco al leader del campionato: ‘Sentivo di potermi avvicinare, ma onestamente appena ho iniziato a spingere e dopo aver superato Brad [Binder] mi sono reso conto che non potevo spingere troppo forte perché ogni volta che cercavo di fare la differenza in frenata sentivo che la gomma anteriore si surriscaldava’.
Questo surriscaldamento era facile da percepire e faceva comportare la gomma in un modo difficile da gestire: ‘Lo potevi sentire e lì alla curva 7, 8 e poi alla 9 era letteralmente come gelatina e stavo cercando di fare quello che potevo, cercando di guadagnare tempo dove potevo, o perdere tempo dove avevo perso, perché avevo molti più punti forti sulla pista che deboli. Stavo provando, davvero lo stavo facendo’.